19 novembre 2014

oggi, domani. Sempre



giocano a rincorrersi le stelle, stanotte, quasi fiori nei prati di Primavera. si muovono da un punto all’altro del cielo, mai stanche, sempre tante. mai spente, sempre attente. Le guardi e quelle paiono guardarti e non è che sembra, perché ti guardano quasi per davvero. E tu ne guardi una e quelle si passano la voce e ognuna, a suo modo, gira a guardarti e ti trasmette la sua luce, lontana milioni di anni eppure vicina, brillante e accogliente. vere le stelle, come le persone che porti dentro e a cui pensi e che per quanto possano essere fisicamente distanti, senti vicine sempre con la loro luce, brillante e avvolgente. Ora, se lo guardi attento il cielo, ti accorgi che tra tutte quelle stelle ce n’è una che dà di luce azzurra, cangiante in fondo, che vira all’azzurro. Allora sai che il tempo è passato, perché quella non è la luce che la stella veste durante la notte, ma è quella che indossa quando la notte volge al giorno. ecco, pare cambiarsi d’abito per prepararsi al chiarore, pronta ad appendersi a uno di quei raggi che da lì a poco squarceranno il cielo, accarezzeranno le pareti, addolciranno i risvegli, guideranno lo sguardo. Uno di quei raggi che ti pare che tutto sia più facile quando splende forte. e quel raggio c'è sempre e splende sempre forte. quel raggio che ce n’è per tutti quelli che guardano, per tutti quelli che sanno guardare, per tutti quelli che guardano al mondo col Cuore.
e quando fermi il tuo sguardo su quel cielo, e vedi un raggio e appesa una stella, ora lo sai che quelli sono il tuo raggio e la tua stella, che tu solo puoi vedere, bussola del giorno e orientamento della sera.
Stringili a te, perché che sia sole o tempesta, notte o luce, colore o bianconero, vicino o lontano, quelli ci saranno sempre. guida dei tuoi passi, nutrimento del tuo Cuore. oggi, domani. Sempre. 

guida dei tuoi passi, nutrimento del tuo Cuore. 

oggi, domani. Sempre.

1 ottobre 2014

un pezzo di Cuore




luce cristallina, oggi.
ma cosa succede? ma ti sei accorto che questa luce,
che solitamente penetra il Cuore, oggi rimane in superficie.
scalda, ma non troppo.
e non arriva al Cuore.

e scalderà, ma non troppo, anche quei corpi?
sì, quei corpi.
quelli, che guardiamo senza accorgercene.
quelli, che galleggiano, mossi di mare e non di vita.
quelli che stanno in quei sacchi, adagiati sulla banchina. in chissà quale piccolo porto.
quei sacchi. in fila.
contenitori ordinati di quelle che erano speranze, sogni, successi e dolori, colore degli occhi.
abbracci, di madre e di figlio.
urlano quei sacchi. nel loro oceanico silenzio, urlano.
se stai in silenzio, lo senti quell’urlo.
quell’urlo che dice tutto e parla anche a te.
perché c’è anche un pezzo di Cuore, in quei sacchi.
e, anche se non lo sai, è un pezzo tuo e mio e loro.

ed è un pezzo di Cuore che muore ogni volta,
che chiudi gli occhi per non vedere
che ti giri dall’altra parte per non guardare
che non ti fermi per non ascoltare
che non riconosci chi incontri
che ti guardi allo specchio ma non ti vedi
che pensi che non ti importa, perché tanto …

forse non lo sai, ma
c'è un pezzo di Cuore,
mio e tuo e loro.



un pezzo di Cuore,
che non batte più.

21 giugno 2014

far away



siano ancora
i gelsomini a Damasco.
sia il sorriso
in chi ha visto l'ombra delle cose.
sia la Gioia
a splendere sui volti.
siano aperte
all'orizzonte le ali.
sia lieve
e forte e curioso il volo.

è Estate.

Buona Estate.

6 giugno 2014

tu

 
tu,
che apri le tue ali,
e respiri la gioia del vento,
lo stupore dell’alba
e la tenerezza della sera.
tu,
che apri le tue ali,
e, veloci,
lasci che si muovano
a respirare,
lei e lui.
e loro.
tu,
che apri le tue ali,
e poi piano
voli in quell’immagine
che è dentro e fuori
di te.
tu,
che apri le tue ali,
e quelle ti portano
e mai avresti pensato
potessero condurti
dove sei ora.

tu,
forse non lo sai,
ma sei un mondo,
straordinario,
che solo tu puoi essere.

mercì. à bientôt

12 maggio 2014

luna lieve


lieve, come la luna.
il passo, che si muove solo, ora destro ora sinistro. non ricordi quale sia stato il primo ma un primo è stato e non lo sapeva, ma ne aveva di responsabilità.
lieve, come la luna.
lo sguardo, che attraversa superfici e colori, abbracciato alla luce, irrorato del giorno, in attesa della notte e del giorno che, poi, certamente sarà.
lieve, come la luna.
quanto ti spinge ad andare e vedere cosa ci sarà, ad attendere gli eventi, ad ascoltare i suoni dell'oggi e del domani, ad abbracciare chi incontri.
lieve, come la luna.
è il risveglio del mattino, l'assopirsi della sera e quella carezza, l'intesa senza parole, il sorriso in una lacrima, il tuo viso che porta la quiete.
lieve, come la luna.
è ogni frangente vissuto, ogni persona che provi ad ascoltarsi, ogni luogo vuoto e pieno insieme.

lieve, sei tu che ogni giorno il cuore ti batte e tu, occhi aperti sul mondo, lo ascolti.

vicino alla luna. lieve.

11 aprile 2014

apri gli occhi nei balocchi



Apri gli occhi, che carina,
ti apri al sole la mattina,
fai le scale e si apre un fiore 
apri i biscotti e anche il cuore.
Si apre il cielo, tanto azzurro 
apri marmellata e burro,
se apri l’acqua e lavi il viso
si apre anche un bel sorriso. 
Apri la mente con tanti colori 
apri alle idee, alla gente e agli odori,
se apri presto e chiudi tardi
s’apre la vita a tanti sguardi. 
Apriti e sogna senza confini
a occhi aperti come i bambini,
e apri la voce con armonia 
apri e cosa vuoi che sia.
La tua porta lascia aperta 
apriti all’orizzonte e alla scoperta,
e il tuo aprirsi è sensazione
come s’apre un aquilone.
Che sale lieve nel cielo aperto 
s’apre ancora un poco incerto,
in quell’apertura nello spazio vola
e se ti apri non sei sola.
E che si apra la notte o il giorno
si apra quanto tutto è attorno,
e si apra all’emozione
un mondo aperto di passione.

a Sté, Joyeux Anniversaire