18 dicembre 2013

nei sapori del vento


lievi,
incontro all'aria,
che accarezza il viso
su quell'altalena.
nei colori del cielo
nei sapori del vento
nel cuore d'ognuno.

in alto, sempre.



29 novembre 2013

colors




apri gli occhi.
è mattina.
apri gli occhi e
prendi i tuoi colori,
che
nutrono.
d'intensità.
sì,
prendi i tuoi colori,
armonia del Mondo.

à bientôt

13 novembre 2013

rugiada


che sia luce
o tempesta,
che sia colore
o lacrima,
che sia ferita
o sorriso,
tu,
come goccia di rugiada,
mantieni
la leggerezza.

sempre.

31 ottobre 2013

come un aquilone



e poi ci sono quei giorni che il cielo vira al grigio
e ti chiedi dove sia l’azzurro.
allora lo guardi nuovamente il cielo
e vedi un raggio che si fa spazio tra le nubi
e ti arriva al cuore.
e quel raggio ti prende e ti porta via.
come un aquilone.

ecco, tra quei raggi c’è anche il tuo aquilone. 
tu, lasciati portare.

17 ottobre 2013

Beginning



ogni evento, ogni attimo, ogni gesto
recano in sè qualcosa di magico,
invisibile agli occhi,
intangibile eppure reale.
E’ l’alba d’ogni frangente,
è l’inizio d’ogni cammino.
È la nascita che si rinnova.

non sappiamo
cosa,
ma anche in quest’attimo
è nato qualcosa.

6 ottobre 2013

a dute ande


e c'è qualcosa
che continua
e ti spinge ad andare.
a non fermarti e a proseguire.
e sostenere il volo.
e gli occhi,
a vivere un mondo
lontano, eppure vicino.

ecco, un mondo,
vicino e lontano,
non ripiegato e
non ancorato,
non guardato
ma vissuto,
non distante
ma a contatto.

un mondo vero
e pieno,
non superficie
su cui scivolare, 
non immagine da guardare,
vuota e priva di sé,
ma un mondo in cui il Cuore
possa continuare la sua corsa.

c'è quel mondo.
è vicino, e anche dentro,
te, me, noi, loro.
è il tuo.
è il mio. è il loro.
è di tutti.
è, proprio, di tutti.
tutti.

non c'è possesso,
non c'è saccheggio,
non c'è sopruso,
non c'è abuso
del vero essere,
in quel mondo che,
pare così lontano, a volte,
e invece è meravigliosamente vicino.

è così vicino,
perché è quello che sei,
che siamo e in cui siamo,
che condividiamo,
che camminiamo ogni giorno,
che pensiamo,
e che, a volte,
dimentichiamo.

questo mondo
dipende
da tutti.
di questo mondo,
che tutti sostiene,
siamo responsabili.
tutti.
nessuno escluso.

non guardarlo,
questo mondo,
non guardarlo stando fermo,
e pensando che quanto accade
possa dipendere da altri.

un mondo sarà domani
ma un mondo
è già oggi.
è quello in cui siamo.
non guardarlo più.

Vivilo.

 

17 settembre 2013

Quel filo


quale preziosità in tutto questo?
quale magia si cela nella quotidianità, così bistrattata a volte?
quale antica armonia cessiamo d’avvertire?
quali sonorità siam dimentichi d'ascoltare?
e perché?
la Vita ci richiama al valore dell’autenticità, della verità e del rispetto delle Emozioni.
rispettarne il tempo,
perché ogni Emozione ha il suo tempo.
rispettarne lo spazio,
perché ogni Emozione ha il suo spazio.
l’Emozione di un attimo, non generata dalle cose e da quanto possiamo toccare e possedere, ma dalla consapevolezza di essere parte di un disegno armonico e grande, dal sentire l’unicità delle persone incontrate, dalla possibilità di condividere i passaggi del proprio cammino con gioia e desiderio.

la verità e la lealtà delle Emozioni che,
di Cuore,
si nutrono.

è quello il filo che unisce.

à bientôt





5 settembre 2013

anywhere



guardi il cielo e quello ti sorprende ogni volta.
puoi guardarlo dieci, cento, mille volte, anche all’infinito. il cielo ti sorprenderà sempre. puoi cercarne i confini illimitati, le profondità ignote, i colori diffusi, la luce che varia. quello ti sorprenderà. sempre. come il tramonto e l’alba che affascinano chi osserva e di volta in volta mettono l’osservatore di fronte a nuove meravigliose emozioni. sempre intense, sempre diverse, sempre avvolgenti. sì, perché il cielo quanto i tramonti e le albe, non ti escludono ma ti avvolgono, ti abbracciano, ti stringono forte e ti contagiano lasciandoti sentire quello che sei, lasciandoti sentire parte del disegno unico e grande in cui navighiamo e di cui partecipiamo ogni attimo. e oggi il cielo è azzurro e blu. le nubi sospese virano dal bianco al rosa antico al lillà e stanno a guardare, come quei pensieri che stanno sospesi nei pomeriggi d’Estate. cullano lo sguardo e, soffici, lasciano che le impressioni possano adagiarsi lievi tra gli scorci che annunciano l’arrivo della nuova stagione. gli stormi di uccelli si preparano alle lunghe rotte e gli odori richiamano immagini nitide, calde, familiari, tenere e si compongono in un quadro dai colori ovattati e pastello. l’Estate si prepara al riposo e scalda con i suoi raggi chi ancora non è appagato dalle giornate trascorse nella luce abbagliante d’agosto. tutto è dolce e sembra richiamare sapori vicini e lontani, di terra e di fuoco, di aria e di rugiada.
e il cielo, è lì, sempre così presente, sempre riferimento dei pensieri e del cuore.

guardalo e lascia che ti accompagni.

à bientôt

27 agosto 2013

fuoco



fuoco,
perché ci sono
quelle cose
quelle parole
quei momenti
che accendono il fuoco,
quello che
illumina
e scalda.
quel fuoco che
da una favilla
ne fa nascere
mille altre
e mille,
ancora.
e una gioia
incontenibile
ti esplode
dentro e fuori.
illumina
ogni cosa
ogni spazio
ogni timido pensiero.
una gioia che
puoi solo
vivere
abbracciare
condividere.
tutto
si fa chiaro
e ancor più nitida
si fa
la direzione
del cammino.

è un momento.

è un fuoco
d'artificio.

è la Gioia
del Cuore.

14 agosto 2013

note di san lorenzo



poi il giorno
lascia il posto alla notte
e quella
lo copre
senza riempirlo.
e c'è posto
per tutto e
per tutti e
anche per i sogni.
e i sogni,
dopo il pensiero,
sono facili a farsi.
e con essi, le stelle
che cadono a volte
e ne sono cadute di stelle
e, se vuoi,
puoi raccoglierle
nei giorni a venire.
e sono andato
e ne ho trovate
ancora luminose
e terse
dall'acqua del mare.
vengono da lontano
ma sono vicine
come ieri con l'oggi e,
ancora,
con domani.
e sogni
e stelle
e onde del mare
sono qui
a proteggerti
a custodire
la tua grazia
e leggerezza.
è notte
in questa notte d'agosto
e le ore corrono e,
anche se non vuoi,
presto la notte
lascerà posto al giorno che
la coprirà
senza riempirla.
non c'è accordo
non c'è patto
non c'è contratto, tra essi.
c'è solo Armonia,
c'è solo Amore.

c'è posto
per tutto,
per tutti.

à bientôt.

7 agosto 2013

Mentre



mentre
accarezzi la fierezza d’un tulipano
e quello
ti lascia il respiro
perché t’accompagni.
mentre
le voci cantano e,
non sai perché,
alchimia forse,
quelle voci si uniscono in una.
mentre
quelle parole non dette
ancora ripeto, per caso,
a sentire, intimo, il senso
di quella magica armonia.
mentre
le lacrime ti rigano il volto
a segnare leggere
la linea di quel dolore che
non si cheta, ma ti disseta.
mentre
le mani s’avvinghiano
nell’Amore
e due, lo senti,
diventano uno.
mentre
lieve dormi
e sai che c’è
qualcuno o qualcosa
che ti stringe a proteggerti.
mentre
alla tristezza seminata
dai voli su quella città d’oriente
risponde a terra ognuno
a coltivare la propria speranza.
mentre
mi muovo
e ogni terra che incontro
sento essere la mia terra,
che di terra e sole si compone.
mentre
ogni cosa scorre, come acqua,
oltre il vetro del finestrino
e accompagna il viaggio
ora lontano ma sempre più vicino.
mentre
le labbra si dispiegano
a illuminare il viso
per la gioia
d’un gesto.
mentre
scrivo queste righe
che forse leggi
e immagino il tuo sguardo, proprio ora,
a pronunciare quest’ultima parola.

ecco,
è proprio lì,
in quel Mentre,
che immagino quanto scorre.
è proprio lì,
in quel Mentre,
che sento
la Vita.


1 agosto 2013

Mariposa



vola,
e vola anche tu,
e tu, e lei, e lui
e loro.
e ognuno.
veloci,
e poi piano e
lievi e veloci.
in volo.
un luogo, poi un altro
e un altro,
ancora.
della città, della terra,
degli altri.
lievi,
come una farfalla
e verso quanto
in alto
ci spinge a guardare.
senza dimenticare,
mai,
quello sguardo
di Padre e Madre.
senza dimenticare,
mai,
la Tenerezza.

24 luglio 2013

Krk



è la prima volta che arrivo a Krk. una piccola montagna verde in mezzo al mare. azzurro, illuminato dal sole che compie intorno all'isola il suo giro quotidiano. l'impatto, all'arrivo, è sorprendente. in un attimo, il passaggio dalla civiltà a qualcosa di ancor più antico e armonico, è celebrato. imboccato l'arrivo dal ponte che giunge dalla terraferma, si viene immersi in un mare di macchia mediterranea mista a olivi, mandorli ed elicrisio su cui svettano onde di roccia chiara e morbida. Leonardo è felice. siamo tutti felici. è forte il richiamo a ere geologiche lontane in cui le rocce che oggi affiorano altro non erano che fondali marini sabbiosi. e questa morbidezza da fondale marino permea ogni cosa del paesaggio, animato da piccole case costruite ora in economia ora a imitazione di fasti greci e romani. la strada si snoda tortuosa, senza fretta, e invita lo sguardo a perlustrazioni lievi quanto lontane. la gente è ospitale e sorride negli stretti vicoli dei borghi di mare che ne avranno visto di vento passare. eppure, nonostante tutto il vento, nulla è pieno e c'è sempre spazio per tutti. tutti quelli che qui vengono per aggrapparsi a un raggio di sole, a una pietra dei muretti a secco costruiti per guidare le pecore, a una goccia di mare, instancabile nel suo potere rigenerante. e c’è il cardo, spinoso, che devi sfiorare, quasi metafora di quanto qui accade, perché qui la bellezza c’è ma devi essere disposto a cercarla, superando la superficie. andando, cercando i sentieri, i passaggi complessi eppure lievi al cammino. guardando oltre. gli uomini hanno lavorato secoli per addomesticare, con rispetto, questo paesaggio in cui il sole, il vento e la pietra la fanno da padroni. e questa fatica antica traspare nel carattere deciso paventato nel portamento, nei dialoghi, nelle lunghe serate spese al confronto e davanti a spumeggianti boccali di birra. nelle parole di fronte al mare. e Dario e Carlo e Ivan e quanti altri esprimono profonda dignità e fiero orgoglio d'appartenenza in quello che fanno, in quello che sono, in quanto attraversano. non si piegano alla vita ma ne vivono gli anfratti nelle sue più intime pieghe. parlano ogni lingua e, prima tra tutte, quella della chiarezza. e le donne mostrano una decisa fierezza, profondamente femminile e animale allo stesso tempo. non risparmiano le parole, partecipano al confronto e alla relazione passionalmente e con verità. non ci sono sottintesi, non c'è malizia ma solo profonda nitidezza. sono pronte alla sfida queste donne, sia essa un dialogo, un gioco, un'Amore o un commercio. e ognuna, che sia Caterina o Lisa o Darinka o scegli tu il nome, desiderano possa esser sempre loro l'ultima parola e s'illuminano se riesci a proporre tu la frase che sarebbe di chiusura. sarebbe, perché in tal caso quella chiusura si trasforma in una porta che si apre su un mondo tanto più intimo e profondo in cui l'essere persona gioca le sue splendide possibilità.

una vera intimità, che solo su un'isola puoi trovare.

à bientôt.

17 luglio 2013

Lavori in corso




cammino la città
cammino la periferia e il centro
e nella periferia guardo la gente
e il desiderio
e la sapiente attesa
di quel raggio che possa illuminare
i volti, le case, i giardini curati
e quei tulipani
nati per caso.
quel raggio che possa ridare vigore
a una nuova possibilità
a una nuova speranza.
quell’attenzione che arriva,
ma ci vuole forza e tempo.
e bisogna averne di forza e tempo per attendere.
ma in quell’attesa
e anche in chi non può attendere,
lo vedi il Cuore.
allora, cammino la città
e cammino il centro e la periferia
e provo a guardare il centro
e la gente
e mi sorprendo
e vedo persone, tante persone
che non ci sono
sembra non sappiano più il centro.
si sono dimenticati,
chissà dove.
a guardare bene
vedo tanti, rifugiati, in un lato periferico
inaccessibile a tutti
a difesa di qualcosa
forse di se stessi
e il Cuore è lì, vicino, ma
non lo senti.
lavori in corso, c'è scritto,
lavori in corso.
ma quello, lo sai, è solo un lato periferico.
perché la periferia è vasta e
se cammini ancora,
lo vedi,
c’è quel lato periferico
di ognuno
che è desiderio
sapiente attesa
di quel raggio che possa illuminare
il volto, il sorriso, le speranze
di oggi e domani
e forse, ancora.
ma, lavori in corso, c'è scritto,
lavori in corso.
allora,
è necessario imparare ad attendere
e bisogna averne di tempo per attendere.
non so quanto, non lo sa nessuno,
ma attendo.
e in quell’attimo che non so,
quel lato periferico muta, si trasforma
e si apre e si disseta
e pare diventare
tuo e mio e loro.
tu e io e loro.
allora cammino quel lato
perché lo sento che da lì si arriva
a quanto
di più prezioso
ognuno custodisce
dentro di sé.
lo so che da lì
si arriva al Cuore.

e ora lo sai che,
quel lato periferico
è la vera ricchezza.

10 luglio 2013

anche Tu

pallone, di C. Vidoni


esci dalle nude pareti del non coraggio,
prendi la mano e
cammina i sentieri che innanzi si parano.
attimo dopo attimo,
passo dopo passo,
cielo dopo cielo
si irrobustiscono le gambe tue,
ritrova vigore il cuore,
si illumina di fierezza lo sguardo.
il passo deciso e lieve,
senza fretta,
invita gli astanti alla festa del giorno e dei giorni.
anche oggi sarà festa e
Tu
avrai camminato.

anche Tu.