28 giugno 2013

Quelle mani


Guardo le mani
le tue, le sue, delle persone che incrocio
immagino le loro storie
ne ascolto il suono
penso al loro lungo viaggio nella vita.
quelle mani che
tengono gli arnesi
indirizzano nel lavoro quotidiano
accompagnano nei primi passi
e in tutta la vita
sostengono il bambino
si muovono nell’aria per approvazione e diniego
spiegano gioia e ostinazione
esprimono fatica e solidarietà
ne avranno fatte di carezze
non offendono ma accolgono
sbucciano le pesche
strappano l’erba
colgono i fiori
tengono la penna.
quelle mani
felici all'incontro e
nostalgiche al distacco.
quelle mani
tra i capelli
di bellezza e stanchezza
di dolore e felicità
pazienti e in sapiente attesa
approvano e applaudono
asciugano le lacrime
si stringono in preghiera
tengono il sapone
lanciano la palla
accompagnano il pensiero
dirigono l’orchestra
sfiorano le corde del violino e poi del cuore
impugnano le redini
custodiscono i sogni.

si abbracciano intime nell'Amore, quelle mani.
e quando le stringi raccontano la loro storia, sempre.
anche se non lo sanno, raccontano la loro storia.

di Cuore e di Coraggio.

21 giugno 2013

La luna nuova




La luna nuova d’Estate sembra voler suggerire la direzione al pensiero che si muove libero e leggero nelle sere lunghe e luminose. Non ci sono frammenti ne pieghe ne curve ne anfratti. Solo una gioia chiara e morbida e energica che guida parole e azioni, emozioni e atmosfere, viaggiatori e viandanti. Non c’è un luogo in cui arrivare o una meta da raggiungere perché ogni frammento, ogni attimo, ogni angolo diviene sereno punto d’arrivo e dolce punto di partenza che è ogni giorno.
Che meraviglia.
E poi è Estate.

Buona Estate.

16 giugno 2013

Il tuo tempo



Non avere titubanze e procedi con fierezza
corri le strade che innanzi si parano
condividi il desco e i pensieri
sorridi per ogni ostacolo e gioisci dei gesti.
Vivi sempre con pienezza il tempo.
questo tempo è anche il tuo tempo
questo giorno è anche il tuo giorno
quest’attimo è anche il tuo attimo.
il tuo attimo.

un attimo è Vita.

9 giugno 2013

Bagliori di nuova linfa


Gli occhi rimandano bagliori di nuova linfa e incantati guardano la strada. Godono, contemplano, immaginano e sfiorano le meraviglie che innanzi si parano, nutriti del cammino percorso, dissetati da quanto osservato, allietati dalla indescrivibile varietà e vivacità dell’esistente, dall’unicità di ogni persona abbracciata.
E’ utile proseguire trattenendo le immagini, nitide e soavi, di quanto incontrato.
Non ricordo, non immagine da archiviare, non sensazione da rievocare ma presente e futuro, essere in divenire, curiosità da soddisfare, oggi per domani e domani per oggi. Non ci sono puntate, episodi, prime e seconde parti, sipari da chiudere e aprire, applausi da sostenere. Quanto attraversiamo è parte del tutto, elemento irrinunciabile, motore necessario, essenza di consapevolezza. Il respiro è unico e non divisibile e invita a plasmare le tappe immaginando una linea unica tracciata in una carta dai mille rilievi, dai confini azzerati, dalla distanza-vicinanza, dalle infinite sfumature.
E mentre leggero è il levitare dell’aria che ci consente di seguire le strade che lietamente ci attendono disegnando curve ed eventi, incontri e dialoghi, sorprese ed umori, ogni emozione rimane indescrivibile e unica nel suo placido sprigionare energia vitale che tutto collega, ogni cosa riunisce, ogni battito riconduce ad un inconfondibile ritmo. Allora una luce azzurro-mare ti penetra in profondità e sostiene il pensiero e l’azione, nel loro coraggioso intrecciarsi, nelle loro evoluzioni, nelle peregrinazioni di ogni giorno. Una luce che supera ogni barriera, valica ogni confine, attraversa le superfici con delicatezza, non teme ostacoli e materie. E’ la luce di quel meraviglioso raggio. Quel raggio che accomuna e distingue i viaggiatori. Quel raggio che all’alba suggerisce le fantastiche acrobazie del giorno e al tramonto ti accompagna nell’immaginare il loro lieto proseguire. Quel raggio che, ovunque tu sia, ti fa sentire sempre nella tua terra e ti fa avvertire la vicinanza di coloro che ami.

à bientôt


2 giugno 2013

Di giorno


Il cielo, azzurro nelle sue più remote profondità, ospita una piccola nube, bianca e soave, cullata dagli aliti di vento che muovono le sommità degli alberi. Azzurra profondità, pare voler suggerire la strada da seguire. Indirizza lo sguardo verso remote vastità, orizzonti profondi e luminosi, prospettive sconosciute e affascinanti. Indirizza il pensiero verso la necessità di acquisire nuova chiarezza, linee nitide, scenari ospitali che possano cullare il passo dei viaggiatori e il pensiero e le riflessioni di chi si sofferma.
Perché, a volte, temiamo il pensiero, il desiderio, la possibilità di dire che siamo?
Il giorno, se sappiamo guardarlo con rispetto e discrezione, è in grado di proporci tutte le risposte, senza affanno e, anzi, con armonia e delicatezza. Quell’armonia e delicatezza che cerchiamo in quanto ci circonda, negli angoli delle strade, nel compiere quanto dobbiamo, nello sguardo di chi incrocia il nostro viso, nei movimenti di chi cammina, nel pianto di un bambino, nelle attenzioni di una mamma e nella capacità di un papà, nelle parole di un amico e nelle carezze che, spesso, dimentichiamo di fare. Si, perché armonia e delicatezza esistono nell’animo di chi ci circonda, nelle parole che talvolta pronunciamo e ascoltiamo e in quelle non dette, nei suoni del giorno e nei silenzi della sera, nei pensieri degli amanti e nelle pieghe di una canzone. Armonia e delicatezza che animano le strade che conducono alla chiarezza e alla trasparenza, alla possibilità di vedere oltre quanto innanzi ci si para perché nella verità e nella capacità che avremo di viverla si cela il senso più profondo della vita e della libertà.

à bientôt