2 giugno 2013

Di giorno


Il cielo, azzurro nelle sue più remote profondità, ospita una piccola nube, bianca e soave, cullata dagli aliti di vento che muovono le sommità degli alberi. Azzurra profondità, pare voler suggerire la strada da seguire. Indirizza lo sguardo verso remote vastità, orizzonti profondi e luminosi, prospettive sconosciute e affascinanti. Indirizza il pensiero verso la necessità di acquisire nuova chiarezza, linee nitide, scenari ospitali che possano cullare il passo dei viaggiatori e il pensiero e le riflessioni di chi si sofferma.
Perché, a volte, temiamo il pensiero, il desiderio, la possibilità di dire che siamo?
Il giorno, se sappiamo guardarlo con rispetto e discrezione, è in grado di proporci tutte le risposte, senza affanno e, anzi, con armonia e delicatezza. Quell’armonia e delicatezza che cerchiamo in quanto ci circonda, negli angoli delle strade, nel compiere quanto dobbiamo, nello sguardo di chi incrocia il nostro viso, nei movimenti di chi cammina, nel pianto di un bambino, nelle attenzioni di una mamma e nella capacità di un papà, nelle parole di un amico e nelle carezze che, spesso, dimentichiamo di fare. Si, perché armonia e delicatezza esistono nell’animo di chi ci circonda, nelle parole che talvolta pronunciamo e ascoltiamo e in quelle non dette, nei suoni del giorno e nei silenzi della sera, nei pensieri degli amanti e nelle pieghe di una canzone. Armonia e delicatezza che animano le strade che conducono alla chiarezza e alla trasparenza, alla possibilità di vedere oltre quanto innanzi ci si para perché nella verità e nella capacità che avremo di viverla si cela il senso più profondo della vita e della libertà.

à bientôt

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